La magica flora delle Alpi Cozie. The magical flora of the Alpi Cozie.

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I popoli antichi, che vivevano in armonia e a stretto contatto con la natura, attribuivano proprietà particolari ad essa. Non ne sono esenti gli alberi, riconoscono ad essi una stupefacente e potente forza spirituale. Anche nelle nostre società moderne, alcuni alberi continuano a colpire la nostra immaginazione: si pensi alla possente quercia, al maestoso acero o al mistico salice, per nominarne solo alcuni. Gli alberi erano ritenuti dagli antichi degli esseri viventi, animati da un’essenza e da un’energia proveniente dalla Terra. Quest’aura di potenza è percepita da quanti si immergono nell’armonia della natura traendone serenità ed equilibrio.

 

La flora delle Alpi Cozie è molto varia. Castagni, frassini, noci, rovere, sambuco, querce, betulle, noccioli e acero sono tipici delle aree pedemontane, il faggio si trova tra i 1000 e i 1500 metri. Oltre si trovano molte specie della famiglia delle conifere (larice, pino cembro, abeti, ecc..). Anche la varietà di fiori è molto ampia, con diverse specie di grande rilevanza, solo intorno al Monviso sono recensite ben 500 specie diverse di fiori, tra i quali, ad esempio, la rarissima Veronica Allinoi, che vive solamente nella Alpi Occidentali. Nelle zone ad altitudini elevate, si trovano rarità botaniche come la stella alpina, l’achillea, il ginepro o la regina delle alpi.

 

Veronica Allinoii

Stella Alpina

Ginepro Achillea Regina delle Alpi. Queen of the Alpi.

 

Molte di queste piante e di questi fiori, hanno delle riconosciute proprietà terapeutiche che erano già conosciute in tempi antichissimi e venivano usate dalle popolazioni per curarsi, Queste conoscenze sono state tramandate nei secoli e nei millenni fino a giungere nei nostri tempi dove hanno trovato riscontri anche al confronto con le avanzate capacità scientifiche del nostro tempo, infatti molte di queste/i piante e fiori sono proposti in erboristeria o vengono raccolti per fare tisane, impacchi, condimenti, estratti ecc.

 

Nella tradizione popolare sono conosciuti come rimedi della "Magia Verde" che è riuscita a sopravvivere durante tutti questi secoli grazie a custodi che si sono tramandati i segreti da generazione in generazione. In popular tradition they are known as remedies of "Green Magic" which has managed to survive during all these centuries thanks to custodians who have handed down the secrets from generation to generation.

 

La base della magia verde sta nell'adorazione della natura, nel rispetto di questa, dell'universo e di tutte le forme viventi. Rispetto per il mondo che ci circonda e per l'universo in generale.  Ancora oggi esistono persone che si addentrano nei boschi delle Alpi Cozie per raccoglierne i prodotti naturali che nascono, e si trovano, in questi magici luoghi per usarli come amuleti che allietano l'esistenza, o nel caso dei guaritori, in rimedi naturali che attingono, appunto, da queste antiche conoscenze.  Questi saperi tramandati, si collegano alle millenarie tradizioni celtiche che avevano individuato quali piante sono più utili e, secondo le proprietà che possiedono, venivano usate in modo specifico.

 

 

Le antiche tradizioni considerano sacri molti alberi che crescono sulle Alpi Cozie. Ancient traditions regard many trees that grow on them as sacred Alpi Cozie.

 

PINO

Allontana una persona negativa. Generare prosperità. Protegge, e purifica i luoghi.

Le pigne invece possono essere usate come incantesimi di fertilità.

Per preparare un eccellente bagno magico, stimolante e purificante, basta mettere una manciata di aghi di pino in un sacchetto di garza e immergerlo nell’acqua del bagno perché liberi la propria essenza. Per purificare e santificare un luogo sacro all’esterno, spazzate il suolo con un ramo di pino.

ABETE

L’albero dell'immortalità. Rappresenta l’asse cosmico eterno. L'abete si addobba durante il solstizio d’inverno a rappresentare l’immortalità della Natura ed il Sole in particolare, celata dietro una morte solo apparente. Gli addobbi rappresentano le stelle ed i pianeti. Poiché l’abete può vedere lontano all’orizzonte, simboleggia le visioni nitide e rivela, al di là di ciò che esiste, quello che accadrà nel futuro. Invece l’abete bianco è utilizzato bruciando i suoi aghi al momento della nascita per benedire e proteggere la madre e il neonato.

Pino Cembro. Swiss stone pine

Betulla. Birch

Abete. Fir

Sambuco. Elderberry

                                       SAMBUCO

Conosciuto anche come saggia dama, questo albero è particolarmente pregiato in occasione dei solstizi d’estate. Le verghe magiche ricavate da questo legno possono essere usate per scacciare gli spiriti malvagi o le forme pensiero; serve sia per benedire che per maledire. Ricordate, tuttavia, queste parole: “Saggia è la Dama albero, non bruciarla o sarai maledetto”.

BETULLA

L’albero della Dea. Rappresenta il potere materno e generativo femminile. Simboleggia la rinascita e la purificazione della primavera. In inverno la sua bianca corteccia viene bruciata.  Era considerata così sacra da poter essere maneggiata solo dopo essersi purificati e lavati accuratamente le mani.

NOCCIOLO

L’albero della saggezza ed è associato alla divinazione. E' un legno prediletto per costruire la verga della divinazione associata alla magia buona. E' l’albero dei poeti e i suoi frutti rappresentano la fertilità e la saggezza.  I rami biforcuti sono utilizzati per trovare le sorgenti d’acqua o i tesori sepolti sotto terra. Il nocciolo è abitualmente impiegato nei rituali che mirano a ottenere conoscenza e sapere, saggezza e ispirazione poetica.

MELO

L’albero dell’amore e della conoscenza. Il suo frutto è il simbolo della vita eterna, poiché se tagliato per orizzontale i semi formano una stella cinque punte la cui proporzione nasconde la Sezione d’Oro della geometria e del numero sacro. L’albero sacro dell’eterna giovinezza. La mela indica la scelta ed è utile per i rituali amorosi e la magia curativa.

Nocciolo. Kernel.

Melo. Apple tree.

Quercia. Oak tree.

Salice. Willow.

QUERCIA

Rappresenta la forza ed il potere generativo maschile. E' l'albero sacro. Il suo frutto, la ghianda, è il simbolo della potenzialità. Rappresentata la metà luminosa dell’anno.  Si dice che una quercia possa vivere 900 anni. Le ghiande raccolte durante la notte possiedono grandi poteri di fertilità. Lfoglie di quercia bruciate purificano l’atmosfera. Per queste proprietà, la quercia e in particolare le sue foglie sono usate nei rituali di protezione, di forza, di successo e di stabilità.

SALICE

L’albero della morte e della meditazione. Rappresenta la Luna calante. Salice  significa “vicino l’acqua”. Gli antichi lo consideravano una divinità femminile legata ai cicli lunari. Indica l’immortalità, l’eternità e la spiritualità. Il Salice è un albero dotato di poteri esoterici molto forti. Unito alla rugiada, si dice, che regali la giovinezza e benessere.  I luoghi nei quali crescevano i salici erano considerati magici, a tal punto che sedersi tra questi alberi può accrescere l’eloquenza, l’ispirazione e il dono della profezia.

                                     FRASSINO

Quest’albero è tra i preferiti per ricavare dal suo legno la verga della divinazione. Queste bacchette procurano eccellenti risultati magici, in particolar modo quando si tratta di magia curativa e solare. Alcune foglie fresche di frassino poggiate sotto il vostro guanciale stimoleranno sogni profetici.

                                         OLMO

Si dice che l’olmo sia spesso associato alle dee della terra e che sia anche la dimora delle fate. È considerato un apportatore di stabilità, poiché aiuta a orientare in modo adeguato i sortilegi e gli incantesimi.

Frassino. Ash tree.

Olmo. Elm tree.

Ontano. Alder.

                                       ONTANO

Questo albero era sacro agli antichi. Estraendo il midollo dalla sommità dei rametti verdi, se ne ricavavano zufoli; legando tra loro più rametti di lunghezza diversa, si può creare uno strumento simile al flauto di Pan, che serviva ad attirare l’elemento aria. La vecchia superstizione di “fischiare il vento” del resto deriva da questa pratica.

                                    PRUGNOLO

Il prugnolo è un albero invernale, con la corteccia nera e le spine, i cui fiori bianchi sbocciano prima delle foglie di primavera. Le spine di questo piccolo albero, che cresce tra l’altro in “gruppo”, sono generalmente usate per forare le immagini di cera durante gli incantesimi. Il prugnolo simboleggia una forte azione del destino.

LA VITE

È l’albero della gioia. Sacro a Dioniso, Dio dell’ebbrezza e della follia mistica. Amplifica i poteri di profezia e istinto. Usato per lenire stati febbrili e reumatismi . Secondo la tradizione intrecciando 2 rami a forma di croce si predice la propria morte. Se la croce  posta sulla fronte galleggia la morte è vicina, se affonda è ancora lontana.

                                      GINEPRO

Le bacche di questo albero erano usate assieme al timo nella preparazione di incensi allo scopo di ottenere visioni. Il ginepro, quando cresce vicino alla porta d’entrata di una casa, scoraggia i ladri. Le bacche mature possono essere infilate in una cordicella e appese in casa per attirare l’amore.

Vite. Lives.

Ginepro. Juniper.

Vischio. Mistletoe.

Edera. Ivy.

                                      VISCHIO

Conosciuto anche come “colui che tutto guarisce” e “ramo dorato”, il vischio, associato al solstizio d’inverno, è indubbiamente la pianta più sacra. Sebbene le bacche siano tossiche e convenga essere prudenti, tutte le parti del vischio possono essere utilizzate per scopi di protezione. Le bacche sono usate per preparare incensi d’amore.

                                          EDERA

è considarata un erba sacra,  i culti che la riguardano sono perdurati fino ai tempi medievali, dove si trovano ricette a base d’edera usata anche come allucinogeno, e in ricette d'amore. Segna le risorse interiori e della ricerca del sè. Se ingerita causa visioni e allucinazioni.

alcuni concetti sono tratti da: https://www.edizionilpuntodincontro.it/